Dichiarazione del Movimento Pacifista Ucraino sulla crisi in corso

Il Movimento Pacifista in Ucraina ha rilasciato ieri, 1 febbraio 2022, una dichiarazione pubblica riguardo alla crisi attuale.
Questo Movimento fa parte dell’Ufficio Europeo per l’Obiezione di Coscienza (EBCO), di cui l’IFOR è partner sostenitore.

Dichiarazione del Movimento Pacifista Ucraino

Le persone del nostro Paese e dell’intero pianeta sono in pericolo mortale a causa dello scontro nucleare tra le civiltà dell’Est e dell’Ovest. Dobbiamo fermare l’accumulo di truppe, l’accumulo di armi e equipaggiamento militare in Ucraina e dintorni, il folle lancio di denaro dei contribuenti nella fornace della macchina da guerra invece di risolvere gravi problemi socioeconomici e ambientali. Dobbiamo smettere di assecondare i capricci crudeli dei comandanti militari e degli oligarchi che traggono profitto dallo spargimento di sangue.
Il Movimento pacifista ucraino condanna la preparazione dell’Ucraina e degli Stati membri della NATO alla guerra con la Russia.
Chiediamo la riduzione e il disarmo globali, lo scioglimento delle alleanze militari, l’eliminazione degli eserciti e dei confini che dividono le persone.
Chiediamo un’immediata soluzione pacifica del conflitto armato nell’Ucraina orientale, intorno a Donetsk e Luhansk, sulla base di:
1) l’assoluto rispetto del cessate il fuoco da parte di tutti i combattenti filo-ucraini e filo-russi e la stretta adesione al Pacchetto di misure per l’attuazione degli accordi di Minsk, approvato dalla Risoluzione 2202 (2015) del Consiglio di Sicurezza dell’ONU;
2) ritiro di tutte le truppe, cessazione di tutte le forniture di armi e attrezzature militari, cessazione della mobilitazione totale della popolazione per la guerra, cessazione della propaganda di guerra e dell’ostilità tra le civiltà nei media e nei social network;
3) condurre negoziati aperti, inclusivi e globali sulla pace e il disarmo nella forma di un dialogo pubblico tra tutte le parti statali e non statali in conflitto con la partecipazione di attori della società civile favorevoli alla pace;
4) sancire la neutralità del nostro Paese con la Costituzione dell’Ucraina;
5) garantire il diritto umano all’obiezione di coscienza al servizio militare (compreso il rifiuto di essere addestrato al servizio militare), ai sensi dell’articolo 18 del Patto internazionale sui diritti civili e politici e dei paragrafi 2, 11 del Commento Generale № 22 del Comitato dei Diritti Umani delle Nazioni Unite.
La guerra è un crimine contro l’umanità. Pertanto, siamo determinati a non sostenere alcun tipo di guerra ea lottare per l’eliminazione di tutte le cause di guerra.

La versione originale in inglese, russo e ucraino è disponibile qui.