EuFOR: L’Europa per la Pace e la Nonviolenza

Il MIR-Movimento Internazionale della Riconciliazione (IFOR-International Fellowship of Reconciliation, www.ifor.org) ha branche e gruppi attivi in molti paesi del mondo.

In Europa esistono branche in Austria, Belgio, Francia, Galles, Germania, Inghilterra, Italia, Norvegia, Olanda, Scozia, Svezia, Svizzera, Ungheria…

La settimana successiva a quella di Pasqua, i rappresentanti delle diverse branche europee si sono riunite a Brema, in Germania, per l’annuale incontro EuFOR (European Fellowship of Reconciliation) durante il quale è stato possibile assistere alla presentazione di rapporti sulle attività per la pace, contro la guerra e per una trasformazione nonviolenta dei conflitti, portate avanti nei diversi paesi europei.

Il Mir Italia, rappresentato da Zaira Zafarana, ha preso parte all’incontro con una relazione riguardante, tra i vari punti, anche l’attuale Campagna per la difesa civile non armata e nonviolenta, il progettoDiscover Peace in Europe, azione dirette nonviolente legate a realtà territoriali quali ad esempio il No-Muos, la campagna per la riduzione delle spese militari, la partecipazione alla rete del Comitato Italiano per una Cultura di Pace e Nonviolenza e quindi all‘International Network for a Culture of Nonviolence and Peace, le iniziative ecumeniche e di dialogo interreligioso, i campi estivi mir-mn oltre ad un accenno all’impegno realizzato per il Peace Event Sarajevo 2014 che ha coinvolto oltre 2000 attivisti per la pace provenienti da tutto il mondo.

Molte le tematiche comuni che sono emerse nel corso dei dibattiti plenari dell’incontro di Brema e sulle quali i partecipanti europei hanno concordato l’opportunità di collaborazioni per rafforzare e migliorare le diverse iniziative locali. Citiamo: diminuzione della spesa militare, disarmo, i droni, presenza di armi nucleari straniere sul territorio nazionale, migrazione, accoglienza e integrazione, dialogo interfedi, rifugiati, processo di guarigione da trauma, militarizzazione della società e delle scuole, economia nonviolenta, educazione alla pace…

Nel corso della due giorni è stato inoltre possibile ascoltare la testimonianza di un ex bambino-soldato, ormai adulto, proveniente dalla Repubblica Democratica del Congo, Junior Nzita Nzuami, che è riuscito ad emergere dall’incubo della violenza vissuta grazie alla propria fede in Dio e al desiderio di denunciare la tragedia vissuta perché non si perpetui ancora. La branca Svizzera sta al momento ospitando Junior che è impegnato in incontri di denuncia e testimonianza presso diverse scuole, ong ed istituzioni di diversi paesi del mondo. Junior, che ha raccontato la propria esperienza in un libro appena pubblicato in francese, è ambasciatore di buona volontà delle Nazioni Unite per la prevenzione del reclutamento di bambini soldato in Congo, sostiene la campagna ONU “Bambini, non soldati”, sostenuta anche dal parlamento europeo e nel proprio paese, a Kinshasa, dove risiede, ha creato un’associazione per aiutare i bambini orfani di guerra garantendo loro anche l’accesso allo studio.

All’incontro Eufor hanno partecipato alcuni gruppi di giovani provenienti dal Mir tedesco e da quello gallese che hanno condiviso l’entusiasmo e il forte desiderio per impegnarsi attivamente nel sostenere i temi della pace, del disarmo e della nonviolenza.

Tutti i partecipanti si sono dati appuntamento al prossimo EuFOR 2016 in Svizzera, rinnovando la determinazione per campagne comuni e reciproche collaborazioni da portare avanti in Europa a favore della pace, contro la guerra, perseguendo la via della nonviolenza.

Z.Z.

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