MIR: INSIEME DA 70 ANNI
Casa della Conoscenza, Casalecchio di Reno (Bologna) 3 dicembre 2022
Ringraziamento e gratitudine “Meridiani”, con occhi e cuori di Sud.
Carissime amiche e amici della Nonviolenza e del Mir, dietro la vostra recente richiesta di partecipare a questo Convegno, Giuliana Martirani, Etta Ragusa, Eleonora Spegni e Pasquale Iannamorelli, sono contenti/e di aderire al vostro invito in quanto donne e uomini mediterranei, meridiani, e del Sud d’Italia.
Non potendo partecipare di persona, inviano questa Tabula Gratulatoria, cioè lista di ringraziamento, che qui viene letta in forma sintetica ma che invitiamo tutti a leggere nella forma integrale che il presidente Pierangelo Monti ci ha assicurato voler diffondere. Essa è stata scritta con le modalità della Scrittura Collettiva di don Lorenzo Milani, ed è rivolta a quanti hanno collaborato con noi dal 1979 al 2004, durante il nostro Servizio alla Pace e alla Nonviolenza nel Mir con o senza incarichi specifici.
Don Tonino Bello, che abbiamo conosciuto e con il quale abbiamo collaborato, e Papa Francesco che dal 2013 è guida sicura riconosciuta e globale sulla strada della pace, da perseguire con la nonviolenza attiva, ci hanno guidato nella formulazione di questo intervento come si potrà meglio leggere nella sua stesura integrale.
Qui diciamo solo che ad essi si è ispirato e continua a ispirarsi il nostro vivere e agire “Meridiano” cioè con occhi e cuore di Sud, “purché il Sud (geografico e culturale) si decida a rompere gli ormeggi del suo complesso di inferiorità e il Nord (geografico e culturale) a rompere gli ormeggi del suo complesso di superiorità”.
Il nostro primo ringraziamento meridiano va alle Madri e Padri del Mir. Innanzitutto all’instancabile Hedi Vaccaro per la sua tenacia e costanza, cui si deve la stessa esistenza del Mir in Italia per oltre mezzo secolo. A Donata de Andreis che insieme al marito Tani Latmiral, compagno di carcere di Dietrich il fascismo e il dopoguerra. A Hildegard Goss Mayr e Jean Goss, che con la loro testimonianza sia in presenza che in innumerevoli Seminari e utilissimi libri ci hanno trasmesso i metodi della teoria e prassi della nonviolenza attiva dopo averla sperimentata in tante situazioni di conflitto. A Bernhard Häring, che è stato sempre vicino al Mir come teologo e nonviolento. A don Sirio Politi testimone credibile di una fede nonviolenta vissuta nel quotidiano; a don Beppe Socci per la sua luminosa e ilare testimonianza oltre che per gli indimenticabili campi di riflessione a Casoli di Camaiore; ai colleghi di servizio nella Segreteria Nazionale Luciano Benini e Paolo Candelari ai quali ci lega tuttora una affettuosa amicizia; a Tonino e Vanna Drago amici della Comunità dell’Arca fondata da Lanza del Vasto. Attraverso loro siamo state/i introdotte/i in un Movimento Internazionale a base spirituale nato nel 1914 dalla volontà di pace di un piccolo gruppo interconfessionale di cristiani europei, un faro che si accendeva in Europa, parallelo a quello che quasi contemporaneamente Gandhi accendeva in India, l’uno basato sulla spiritualità cristiana, l’altro su quella indù.
È importante tributare una grande Tabula Gratulatoria Meridiana sia all’indimenticabile e mitico bollettino Satyagraha, sia alle Agendine della pace e al bollettino Cristiani nonviolenti curati da Hedi Vaccaro, sia alle Edizioni e alla rivista Qualevita giunta al 200mo numero che, con i 33 anni di agende Giorni nonviolenti, le centinaia di libri stampati e soprattutto un costante, tenace, generoso, coraggioso e umile impegno, hanno accompagnato non solo i lettori del Mir ma anche tanti altri lettori. Infatti senza di essi, cioè i bollettini Satyagraha e Cristiani nonviolenti, le agendine Pace e nonviolenza e le Edizioni Qualevita con l’agenda Giorni nonviolenti, saremmo stati dei “Nonviolenti Muti’.
Il nostro ringraziamento meridiano per un’utopia diventata concreta va agli amici della Comunità dell’Arca di Lanza del Vasto che anche con la collaborazione e il sostegno del Mir avviarono una comunità a Monte Sant’Elia di Massafra, Taranto, dal 1979 al 1991. Esperienza che si rivelò un faro di nonviolenza per tutto il Sud Italia. E ai Francescani di Puglia e Molise e ai Gesuiti di Messina con cui organizzammo il Seminario di Sepino con Jean Goss e poi nel 1990 gli incontri su Nonviolenza e Criminalità Organizzata, guidati anche da sua moglie Hildegard, che ebbero luogo in Campania, Puglia, Calabria e Sicilia. E inoltre a don Tonino Bello, e la sua “Croce del Sud”, che su Nigrizia, diretta da Alex Zanotelli, rischiarava gli orizzonti meridiani dei Sud insieme alla contemporanea rubrica di Giuliana Martirani “Nord e Sud”; a Guglielmo e Maria Minervini, storica coppia di pace, facitori di nonviolenza nelle istituzioni ecclesiali, culturali e politiche; a tutta la Pax Christi e alla Comunità di S.Maria delle Grazie di Rossano Calabro, creata e animata da Gianni Novello, grande artigiano di pace. Da loro Giuliana Martirani fu invitata a dirigere con tecniche nonviolente, circa 40 anni fa, un seminario da cui nacque l’utopia che si concretizzasse quel Processo, allora ancora inesistente, di Giustizia, Pace, Salvaguardia del Creato che si sarebbe concretizzato con Basilea’89 e venne lanciata l’idea della futura casa editrice La Meridiana e del giornale Mosaico di Pace. Nel 1988 e 1989 la sezione italiana del Mir partecipò attivamente al Processo Giustizia, Pace, Salvaguardia Del Creato, prima collaborando alla fase preparatoria Assisi ’88, con padre Michele Perruggini della Commissione francescana Giustizia e Pace, e poi con la partecipazione di Etta, Hedi, Donata e Tani a Basilea ’89.
Il nostro ringraziamento meridiano va alla rivista Azione Nonviolenta, al Movimento Nonviolento e a Mao Valpiana per l’impegno pluriennale per la pace e per la Campagna per la Legge di Iniziativa Popolare per una Difesa Civile Non Armata e Nonviolenta; a Lisa Clark per il suo lavoro all’Ican, (Inernational Campaign for the Abolition of Nuclear Weapons); al carissimo e indimenticato Alex Langer, con cui negli anni ’90 ci fu un grande impegno nella ricerca di soluzioni pacifiche al conflitto in Bosnia Erzegovina, Albania e Kosovo, con cui condividemmo la proposta dei Corpi Civili di Pace e l’esperienza del Verona forum, un’iniziativa per unire la società civile contro la guerra in ex-Jugoslavia; ad Alberto e Anna Luisa L’Abate che con il Mir hanno condiviso le battaglie in difesa delle obiezioni di coscienza e contro l’uso del nucleare civile e militare e soprattutto sono stati il perno sul quale si è potuta reggere la Campagna Kossovo per tutta la sua durata e cioè dal 1993 al 2004 come si dirà più avanti; al lavoro umile e perseverante di don Gianni Novelli, fondatore e animatore del Cipax (Centro Interconfessionale per la Pace); al Comune di Città di Castello e alla Regione Umbria (1990) dove come Mir e Ipri siamo stati Membri del Comitato Scientifico per la annuale “Fiera Internazionale delle Utopie Concrete” sulla riconversione ecologica del territorio italiano; alla Caritas e all’Associazione Agimi di Otranto con le quali per incarico della Segreteria Internazionale Mir-Ifor, dopo il convegno di Berlino al quale agli inizi del 1992 parteciparono Etta Ragusa e Beppe Marasso, furono avviate Iniziative di Solidarietà per l’Albania dal 1992 al 1994 per iniziativa di Alessandro Colantonio e della sede Mir di Grottaglie.
Il nostro ringraziamento meridiano per un’utopia diventata concreta va a Don Ciotti e a tutte le persone e le associazioni con cui siamo stati il primo fulcro di Libera e che hanno contribuito a far nascere La Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie; a tutte le associazioni e ai deputati del Parlamento grazie ai quali nel 1996 la proposta di legge di iniziativa popolare, promossa da Libera, con più di un milione di firme raccolte viene approvata come Legge 109/96 – Disposizione in materia di gestione e destinazione di beni sequestrati e confiscati; a tutti coloro con cui abbiamo realizzato Avviso Pubblico, Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie; alla Comunità di S.Egidio, per le sue azioni di “Diplomazia Parallela e Onu dei Popoli” o “ONU di Trastevere” nelle quali il Mir fu molto attivo; ai Beati costruttori di Pace” e ai 500 pacifisti singoli e associati, nonché giornalisti e parlamentari, con cui, dopo mesi di preparativi, in cui il Mir fu molto attivo, si realizzò la Marcia a Sarajevo dal 6 al 10 dicembre 1992, che costituì un grande esempio di diplomazia popolare.
Così come va alle molte centinaia di suore di tutti gli Istituti religiosi consociati nell’Usmi e nell’Uisg e alle numerose Diocesi italiane da tutti noi incontrate nell’arco di 40 anni, alla Fondazione Scuole Gesuiti Italia Malta e Albania e alle Case Editrici cresciute in questi anni sulle orme della Nonviolenza: (Ega, Paoline, Dehoniane, Messaggero S.Antonio, Cittadella). Con loro abbiamo realizzato l’utopia della pace e della nonviolenza attiva nella loro Formazione Permanente per una rilettura globale e nonviolenta dei voti di povertà, castità, obbedienza.
Un particolare posto nella nostra tabula gratulatoria lo occupano quelle Associazioni, Movimenti e singole Persone che ci hanno accompagnati e/o che abbiamo accompagnato nel cammino per il riconoscimento della Obiezione di coscienza al servizio militare, alle spese militari, alla Difesa popolare nonviolenta, agli Enti locali per la pace.
Ma anche a quanti aderirono alla nostra proposta di obiezione di coscienza all’interesse bancario, memori della antica proibizione fatta ai cristiani di prestare denaro a interesse, tanto che Principi e Sovrani spesso accoglievano gli ebrei in Diaspora a patto che prestassero loro denaro. Una delle prime Mutue Auto Gestioni, che iniziarono l’obiezione di coscienza all’interesse bancario fu proprio la Mag Reggio Emilia nel 1988.
Nel settembre del 1987 come Mir collaborammo al lancio di Mag Venezia cui va il nostro ringraziamento meridiano per un’altrea utopia diventata concreta. Il 24 dicembre del 1994, queste Mag saranno, con il Mir, tra i soci fondatori dell’Associazione Verso la Banca Etica, diventata poi la prima Banca Etica in Italia, alla cui realizzazione partecipammo e che ringraziamo per un’altra utopia diventata concreta.
Un grazie ancora va a don Tonino Bello con cui condividemmo il servizio alla pace con la creazione di molte Case, Università, Scuole di Pace e collaborazione con Scuole. Va inoltre all’ Archivio Pace e Diritti umani dell’Università di Napoli/Regione Campania, creata e diretta da Giuliana Martirani insieme all’Associazione Senza Confini che presiedeva e che hanno hanno dato un contributo alla diffusione delle tante educazioni alla pace, nonviolenza, intercultura, mondialità, sviluppo, ambiente.
E va agli Istituti Regionali di Ricerca Sperimentazione e Aggiornamento Educativo (Irrsae) con cui creammo tra il 1992 e il 1998 le molte Educazioni alla Cittadinanza Globale e Locale e alla Partecipazione Democratica. E ai tanti Enti e Associazioni. Iniziative, Associazioni, Enti di cui parliamo diffusamente nella versione integrale di questo nostro intervento e che qui non si riportano singolarmente.
Ma sentiamo l’esigenza di riportare in questa sede il nostro ringraziamento Meridiano alle Nazioni Unite alle cui riunioni partecipammo come Delegate Ufficiali, autofinanziate, in diverse occasioni presentando relazioni su legalità, pace, nonviolenza. E al MIr-Ifor per averci dato modo di presentare relazioni su diversi argomenti inerenti la pace e la nonviolenza in occasione di incontri internazionali a Il Cairo, Pechino, Quito, Parigi e Vienna.
In ultimo, ma solo perché nel 2004 finisce il nostro servizio nel Mir con incarichi specifici, ricordiamo con gratitudine le Associazioni Beati i Costruttori di Pace, Chiesa Valdese, Movimento Nonviolento, Caritas e Agimi di Otranto, gli Enti locali e regionali e quanti con dedizione e generosità ci hanno accompagnato dal 1993 al 2004, cioè per tutta la sua durata, nella Campagna Kossovo finanziata per due anni con l’ottopermille delle Chiese Battiste Metodiste e Valdesi.
Tutte le sedi del Mir italiano si coinvolsero in questa iniziativa, particolarmente quelle piemontesi, e Etta Ragusa segretaria nazionale del Mir ne fu la Coordinatrice con la preziosa collaborazione di Eleonora Spegni allora presidente e di Alberto e Annalisa L’Abate ideatori e realizzatori delle Ambasciate di Pace.
Nel 2019 l’Ambasciata italiana del Kosovo a Roma conferì un importante riconoscimento al Mir, a Alberto L’Abate, a Etta Ragusa e a Zef Chiaromonte della Campagna Kossovo, insieme ad altre personalità come Alex Langer, padre Federico Lombardi, Radio radicale che in vari modi nel corso degli anni avevano sostenuto la resistenza nonviolenta degli albanesi del Kosovo.
In conclusione è stato un onore e una grande felicità ispirare la nostra vita alla Nonviolenza, cioè a una differente visione della storia e della vita. Ad essa si sono ispirati e in essa trovano realizzazione i nostri atavici Sogni Meridiani, in particolare quella “Sollicitudo Rei Meridionalis” invocata da don Tonino Bello per il Mezzogiorno d’Italia e ora praticata e predicata da Papa Francesco per tutti i Sud del mondo.
Ci accompagnino nel nostro cammino: Fiducia nell’umanità Speranza nel domani; Amore per la vita e per tutta l’umanità.
Giuliana Martirani, Etta Ragusa, Eleonora Spegni, Pasquale Iannamorelli
3 dicembre 2022, memoria di S. Frasncesco Saverio, Protettore dei Missionari.